A Sin City – città ultraviolenta e governata dalla corruzione l’inesorabile lottatore di strada Marv decide di vendicare la bella Goldie, assassinata proprio mentre dormiva accanto a lui, l’ex-fotografo Dwight deve neascondere un omicidio da lui commesso accidentalmente, mentre il poliziotto Hartigan è incarcerato per un crimine che non ha commesso Basin City, confidenzialmente Sin City, è una città che fa onore al suo soprannome, quintessenza del marcio, della corruzione, della violenza e delle depravazioni che caratterizzano le società metropolitane. Tra le vie buie e piovose, i vicoli lerci, i locali d’infimo d’ordine, gli squallidi appartamenti che ne costellano la topografia si muovono – dirompenti o silenziosi, a seconda dei casi – killer e prostitute, poliziotti onesti e corrotti, ladruncoli e maniaci, mentre arroccati nelle loro fortezze i potenti senza scrupolo che la governano li osservano da lontano. L’incontro tra questi mondi, tra questi poteri, tra questi personaggi, è spesso letteralmente esplosivo a Sin City: e allora capita che un bestione mezzo sciroccato di nome Marv dia il via ad una feroce vendetta per scoprire gli assassini di una prostituta che è stata l’unica donna a fargli sentire il calore dell’amore. Capita che un poliziotto onesto metta sul piatto la sua vita per salvare una bambina da un pedofilo figlio di un onnipotente senatore, che finisca in prigione e perda la reputazione per crimini mai commessi per proteggerla e che dopo anni di galera la ritrovi bellissima e sensuale ma ancora in pericolo. Capita che un ex fotografo e killer debba aiutare la comunità di prostitute della città vecchia a coprire l’omicidio “accidentale” di un poliziotto, rischiando una guerra contro la Mala.
Tutto questo avviene nella città di Sin City, nella splendida serie di graphic novel di Frank Miller – nata nel 1991 e arrivata nel corso degli anni a contare sette splendidi volumi – e in un film innovativo e dirompente come quello diretto da Robert Rodriguez con la collaborazione dello stesso Miller (sì, c’è anche Quentin Tarantino, per poco, ma per una volta mettiamolo da parte…).
stupendo